E’ accaduto in Cina, nella provincia meridionale di Guangdong. Zheng, un ragazzo di soli 17 anni, ossessionato dall’hi-tech, ha risposto ad un annuncio on-line per realizzare il suo sogno. Duemila euro in cambio dell’organo. In altro modo, non se lo sarebbe potuto permettere. E così, non ha esitato a farsi operare.
«Quando è tornato, aveva un computer portatile e un nuovo telefono Apple. Volevo sapere come avesse avuto così tanti soldi e ha infine confessato di aver venduto uno dei suoi reni», ha dichiarato la madre. Immediata la denuncia alla polizia. Le forze dell’ordine, ora, stanno indagando. Ma il mediatore che ha messo in contatto il giovane “donatore” con il ricevente non è rintracciabile. Nell’ospedale in cui è stato fatto l’espianto – non qualificato per tale genere di operazioni – l’episodio non è stato registrato. Non risultata che, nella struttura ospedaliera, sia mai stato effettuato. Un caso drammatico, ma – magari – fortunatamente inedito e isolato? Niente affatto.
fonte:notizie.yahoo.
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