In Brasile la torre Lego più alta al mondo


E’ alta 102,33 metri di altezza ed è la torre più alta del mondo costruita interamente con i famosi mattoncini della LEGO .

Questa struttura gigantesca si trova in Brasile, nella città di San Paolo ed è stata completata  in un parcheggio di un centro commerciale dopo solo quattro giorni di lavoro. Per ora detiene il primato di torre più alta del mondo costruita con i LEGO.



In vendita la bambola di Kate Middleton





E' in vendita in Gran Bretagna una bambola a sua immagine e somiglianza, la Princess Catherine doll, che riproduce le sue fattezze e la celebra nel look scelto per il fidanzamento ufficiale con il principe William. La Kate-Barbie è un pezzo da collezione: alta 40 centimetri, è dipinta a mano ed accessoriata con una copia dell’anello di diamanti zaffiri regalatole da William. Ne sono state prodotte solo 5mila copie e il costo si aggira sulle 120 sterline (quasi 140 euro).

 
Franklin Mint ha fatto le cose per bene: la bambola di Kate Middleton è straordinariamente somigliante all’originale (non così si può dire di altri pupazzi messi in vendita in previsione delle nozze regali).
 
Per gli appassionati del genere, è bene sapere che della Kate-Barbie ne esisteranno più versioni: dopo il 29 aprile, giorno del matrimonio, sarà messa in vendita anche la Kate in abito nuziale, con annessi corona e gioielli. Qui, però, i costi aumenteranno: si parla di 182 sterline (quasi 210 euro).
fonte:Tgcom



Il primo gay della storia



Si ritiene possa essere il primo gay della storia di cui si abbia notizia. I suoi resti sono stati riportati alla luce vicino a Praga, in Repubblica Ceca, da un gruppo di archeologi, i quali hanno datato la sua morte fra 2900 e il 2500 a.C.
Nonostante le ossa mostrino chiaramente dei tratti somatici maschili, la sua sepoltura era stata eseguita seguendo le modalità riservate alle donne durante l'Età del Bronzo, ossia con la testa rivolta verso est e con il corpo circondato da vasellame.
L'ipotesi di un errore viene scartato a priori da Kamila Remisova Vesinova, il capogruppo della spedizione archeologica: «Dalla storia e dall'etnologia abbiamo appreso che le persone in questo periodo prendevano i rituali funebri molto seriamente, quindi è davvero poco probabile che questo collocamento sia stato uno sbaglio». «È molto più probabile -prosegue l'archeologa- che si sia trattato di un uomo con un diverso orientamento sessuale, omosessuale o transessuale».
In passato gli archeologi si erano già imbattuti nella tomba di una donna guerriero del mesolitico sepolta come un uomo e in sciamani siberiani sepolti insieme a degli accessori, anche se più ricchi e più appropriati per il loro rango. È l'anomalia e la scarsa somiglianza con gli altri due casi a far pensare che la motivazione possa essere diversa, ipotizzando per l'appunto che si tratti del corpo di un omosessuale o di un transessuale.
La scoperta, inoltre, potrebbe rivelarsi particolarmente importante anche dal punto di vista sociologico, dimostrando l'esistenza dell'omosessualità fin dai tempi della preistoria.

Il museo del water




 
Potty Michael Berger, 69 anni, ha aperto l'Harlekin igienic Museum of Modern Art a Wiesbaden, in Germania, mostrando la sua collezione di rarità e stranezze da gabinetto. Il suo "pezzo forte" è un orinatoio con il volto di Adolf Hitler progettato dopo la Seconda Guerra Mondiale per mostrare disapprovazione del regime nazista.











Fonte:Tgcom




Una pasticceria austriaca a Maria Enzersdorf, località a 15 km da Vienna, nella Bassa Austria, la cui specialità erano le torte con design nazista, è stata nel frattempo denunciata per apologia di reato dal comitato dei sopravvissuti dell'ex campo di concentramento di Mauthausen.

L'assortimento nostalgico della pasticceria è ricco: una torta col saluto nazista, una con il motto delle Ss "Meine Ehre heißt Treue" (il mio onore si chiama fedeltà), e anche una torta con un bebè glassato in cima a una svastica.

Il proprietario e pasticciere Manfred Klaschka, di 46 anni, esibisce un intero catalogo di foto di torte, naziste e non, al costo di 90 euro l'una. Per il campionario nazista, Klaschka dice di non sentirsi colpevole: "otto anni fa sfornavo queste torte su ordinazione e poi sono rimaste nel catalogo", dichiara al tabloid Oesterreich oggi. "Non sono un nazista, accontento soltanto i desideri individuali dei clienti: se uno viene e mi chiede una torta con Gheddafi, gliela faccio", ha aggiunto. "È esattamente questo modo di pensare che ci ha portato nel disastro 70 anni fa", protesta Willi Mernyi, presidente del comitato di Mauthausen.

A scoprire la vergogna delle torte naziste, è stata una cliente che stava consumando un caffè nella pasticceria e ha subito informato il comitato di Mauthausen. Ora il caso è nelle mani della procura.


Fonte: http://www.tio.ch/aa_pagine_comuni/articolo_interna.asp?idarticolo=627734&idsezione=9&idsito=1&idtipo=2

L'ospedale dei peluche




La scuola di medicina dell'ospedale di Nancy, in Francia, ha ricostruito in scala ridotta una vera e propria clinica. Dedicata, però, a curare unicamente gli orsetti di peluche. Ai bambini ospitati in Pediatria vengono così mostrate le varie funzioni dei reparti di un ospedale, dalla sala d'attesa alla risonanza magnetica, dalla sala operatoria alle camere di degenza.


In questo modo, l'ospedale diventa un luogo meno alieno, e i piccoli si sentono meno intimiditi durante il loro soggiorno nella struttura.

Fonte:Tgcom

DALL’ UCRAINA CON FURORE: LE FEMMINISTE IN TOPLESS



Le attiviste del movimento Femen sfilano seminude. Attraggono i media. Ed ora puntano ad espandersi in Europa.
Amano sfilare in topless, o in bikini, magari coperte di fango per attirare maggiore attenzione. Sono conosciute nel loro paese, l’ Ucraina, ma ora vogliono espandersi in tutta Europa. Si tratta del movimento femminista Femen, un gruppo di attiviste fondato nel 1991 da Anna Hustol con una campagna contro l’esplosione della prostituzione e turismo sessuale nel paese ucraino, e che a vent’anni di distanza fa parlare di sè oltre i confini nazionali anche per le sue inconsuete manifestazioni. La popolarità di Femen è cresciuta e il numero di battaglie si è ampliato.

Dovunque, dalla tv alle riviste, si vedono donne nude che vendono qualcosa. Noi pensiamo che non si debba mostrare il corpo per quello, ma per protestare e lottare”. Femen conta circa 40 attiviste disposte a manifestare semi nude, è composto da 300 membri ed ha 30mila sostenitori online. E’ presente in cinque città dell’Ucraina, ed ha intenzione di radicarsi anche in Polonia, in tempo – si spera – per il campionato europeo di calcio del prossimo anno.

 Inna Shevchenko, una dei protavoce dell’associazione racconta: “Inizialmente non avevamo intenzione di protestare in topless, ma ci siamo rese conto che dovevamo fare qualcosa di radicale per far sì che qualcuno ci aiutasse e per attrarre finanziamenti.
 Dovunque, dalla tv alle riviste, si vedono donne nude che vendono qualcosa. Noi pensiamo che non si debba mostrare il corpo per quello, ma per protestare e lottare”. Femen conta circa 40 attiviste disposte a manifestare semi nude, è composto da 300 membri ed ha 30mila sostenitori online. E’ presente in cinque città dell’Ucraina, ed ha intenzione di radicarsi anche in Polonia, in tempo – si spera – per il campionato europeo di calcio del prossimo anno.


Tuttavia, non è da mettere in dubbio l’impegno delle iscritte. La Shevchenko, ad esempio, per il suo impegno movimentista è stata arrestata dieci volte e ha perso il suo posto di lavoro. E’ una delle tante attiviste a tempo pieno che il gruppo sostiene grazie a donazioni e vendita di alcuni prodotti, tra i quali dipinti che ritraggono i loro seni. Come molti membri del gruppo – la cui età media è di 22 anni -, Inna è una studentessa. “Gli uomini – spiega – vengono a Kiev in gruppi di 100 per due tre giorni per andare in discoteca, rimorchiare ragazze e fare di loro ciò che vogliono. Quando abbiamo cominciato a protestare nessuno parlava di prostituzione e turismo sessuale in Ucraina”. “Ma ora – aggiunge – tutti i media qui e all’estero dicono che l’Ucraina non è un paese di prostitute ma di ragazze nude che combattono contro la prostituzione e il turismo sessuale”. Inna sottolinea come la crisi economica abbia aggravato la situazione, costringendo molte donne a vendere il proprio corpo in mancanza di modi alternativi per vivere.




“Il nostro governo ha fatto di tutto per sviluppare il turismo sessuale – denuncia – Non è necessario un visto per venire qui in Ucraina. La prostituzione è illegale, ma nel centro di Kiev ci sono tanti bordelli, la polizia li conosce. E non fa niente”. Maria Mayerchyk, dell’ Università di Leopoli, considera Femen “un fenomeno positivo, radicale e importante, in grado di sollevare questioni sociali”. La sua nascita è stata una sorta di reazione femminista: l’uguaglianza tra i sessi era vista come una preoccupazione nell’era socialista. Inna dice: “Non volevamo essere femministe tradizionali, un’organizzazione che redige documenti e fa poco più. Abbiamo bisogno di attivisti che urlano e lasciano i propri abiti per strada”.


Fonte:Giornalettismo

Funeral Expo, perché l'ultimo viaggio dove essere comodo!







Hong Kong, apre i battenti l'Asian Funeral Expo, fiera dedicata alle aziende funebri. Messa al bando la superstizione, sono moltissimi i visitatori che non hanno voluto perdere l'occasione di vedere e provare le possibili "soluzioni per il futuro".





Fonte:Tgcom

In vendita la casa più stretta del mondo

Una delle case più piccole del mondo è in vendita a Framlingham, in Inghilterra, per 95mila sterline. L'appartamento, largo poco più di due metri, era un minuscolo ufficio, ma è stato convertito in abitazione dai vecchi padroni. Nonostante le dimensioni ristrette vanta una cucina, una camera, soggiorno e bagno con doccia.





Fonte:Tgcom

La macchina dei sogni!









Un boss del commercio ha sfilato con una macchina d'oro e poi l'ha parcheggiata dinanzi il suo negozio per attirare la cuiosità dei possibili acquirenti nella via dello shopping di Nanchino, in Cina. L'auto è stata però sequestrata pochi minuti dopo, poiché era senza targa e senza ricevuta della tassa di circolazione. Sarà venuto un bel colpo al proprietario, una volta 
uscito dal proprio store. L'intenzione era quella di catturare sì la curiosità dei cittadini cinesi, ma non quella del poliziotto.


Fonte:Tgcom

Ecco la casa al contrario

Visitatori e curiosi entrano nella cosiddetta "Crazy House " (Verrueckte Haus), una casa unifamiliare a testa in giù che può essere ammirata nella città settentrionale tedesca di Bispingen. La nuova attrazione fa sperimentare una nuova prospettiva della casa in piedi sottosopra.








Cina, una città nella tempesta (di sabbia)

Il 12 Maggio 2011 gran parte della Cina nordorientale è stata battuta da violente tempeste di sabbia e polvere. La televisione di stato cinese ha detto che le tempeste sono iniziate nella notte di mercoledì diventando sempre più intense nel corso di giovedì, causando disagi in tutta la regione e bloccando i trasporti a causa della scarsa visibilità. L’ufficio meteorologico locale ha detto che l’aria è diventata pericolosa da respirare e ha consigliato alle persone di non uscire, oppure di farlo proteggendosi con delle mascherine. Ha anche fatto sapere che le tempeste dovrebbero placarsi entro pochi giorni. Le zone più colpite sono la provincia di Heilongjiang e quella di Jilin.






Fonte:Il Post

Seul, in piazza per le case chiuse


Seul centinaia di prostitute e magnaccia si sono dati appuntamento al centro di un quartiere a luci rosse per protestare contro un giro di vite della polizia locale sui bordelli. Alcune delle manifestanti hanno addirittura minacciato di togliersi la vita.
Erano circa 400 le donne scese in piazza. Indossavano berretti da baseball, maschere e occhiali da sole. Scandivano slogan come: “Abbiamo diritto a vivere!”. La protesta è durata 4 ore. Ad un certo punto della manifestazione circa 20 delle partecipanti, in mutande, col volto coperto e il corpo cosparso di un liquido infiammabile, hanno minacciato di darsi fuoco. Gli altri presenti hanno scongiurato il pericolo bloccando sul nascere la loro iniziativa suicida. Molte donne si sono sedute in strada, piangendo e urlando, mentre le altre manifestanti le consolavano. Dopo il raduno sono scoppiati anche alcuni tafferugli con agenti di polizia, nei quali nessuno sembra essere rimasto ferito.
La prostituzione in Corea del Sud è illegale, ma è molto diffusa, nonostante i divieti imposti dal governo. La manifestazione nasce come reazioni ai controlli delle forze dell’ordine, che negli ultimi tempi hanno cominciato a perlustrare con insistenza le zone nei pressi per allontanare le persone in cerca di sesso a pagamento. Le prostitute accusano un grande negozio della zona di spingire la polizia ad adottare le rigide misure. Per protesta domenica scorsa un gruppo di prostitute si è recata nello store provando ad acquistare oggetti costosi pagandoli solo con monete. Respinte.

In lingerie contro la deforestazione



Uomini e donne, tutti indistintamente in lingerie femminile: diversi attivisti di "The Wilderness Society" hanno protestato a Sydney, in Australia, per denunciare la deforestazione dello Stato di Victoria per produrre carta, invece di attingere alle piantagioni controllate disponibili nel continente. La scritta "Victoria's secret" che appare sui cartelli, benché giustifichi la mise in lingerie, non si riferisce quindi al brand di intimo ma al segreto dello Stato australiano
.




Fonte:Tgcom

"Abbiamo trovato i chiodi della croce di Gesù"




Non è ancora stato pubblicato, e già ha scatenato un acceso dibattito in Terra Santa. Perché l'autore del documentario "I chiodi della croce", un investigatore israeliano, sostiene di aver ritrovato i chiodi con i quali Cristo venne inchiodato al legno sul Golgota. I due pezzetti di ferro sono stati ritrovati nel 1990 in una tomba a Gerusalemme, ma finora nessuno li aveva collegati alla morte di Gesù.
Lo ha fatto l'investigatore Simcha Jacobovici con un film che, dopo tre anni di ricerche, presenta le sue asserzioni. La cui pecca è però quella di non avere basi scientifiche, benché la ricostruzione possa apparire decisamente verosimile anche se scienziati e storici l'hanno immaediatamente bollata come una semplice trovata pubblicitaria.

Jacobovici sostiene di aver ritrovato il sepolcro di Gesù, e spiega che è differente da tutte le altre nella zona per il suo contesto storico e archeologico. Anche se, ammette lui stesso, "posso dire con una certezza del 100% che questi sono i chiodi con i quali è stato crocifisso Cristo? No, non posso".

Il film inizia con una panoramica sulla tomba scoperta nel 1990, che molti archeologi hanno immediatamente identificato come il sepolcro del gran sacerdote Caifa, colui che - stando al nuovo testamento - ha presieduto il "processo" contro Gesù. Nella tomba sono stati scoperti due chiodi di ferro, uno a terra e uno all'interno di un ossario; secondo il documentario, entrambi sono misteriosamente spariti subito dopo il ritrovamento. Jacobovici sostiene di averli rintracciati, dopo vent'anni, nel laboratorio di Tel Aviv di un antropologo esperto in ossa antiche.

Secondo Jacobovici, questi due chiodi "sono stati indiscutibilmente impiegati per una crocifissione, e siccome Caifa è stato coinvolto solo ed esclusivamente nella crocifissione di Gesù, è ovvio che quei chiodi siano quelli che hanno trafitto Cristo". Una conclusione, questa, che non convince né gli storici né gli archeologi, e tantomeno l'autorità archeologica israeliana, secondo la quale l'identificazione non viene provata oltre ogni ragionevole dubbio. Dubbio che quindi resta: saranno davvero i chiodi della crocifissione di Gesù?



Fonte:Tgcom

In Russia calendario anticorruzione



Un gruppo di attiviste del movimento giovanile russo Nashi (nostro) ha posato per un calendario con lo slogan "sesso contro la corruzione". La portavoce del movimento, Kristina Potupchik, ha pubblicato le immagini sul proprio blog, spiegando che molte copie saranno distribuite durante una protesta il 16 aprile. Ma il calendario "non sarà venduto, non è un'iniziativa commerciale".
Una delle ragazze posa in un succinto abito da sposa, e sotto di lei compare la scritta "non sposerò un funzionario corrotto". Un'altra, in reggiseno leopardato, tiene in mano una penna e una busta e sul calendario campeggia lo slogan "le buste marroni sono solo per le lettere". Ancora, una modella vestita da insegnante tiene in mano un righello e dice: "Ti insegnerò a vivere senza tangenti".

Le ragazze che hanno posato per le foto sono per la maggior parte studentesse moscovite, che hanno avuto esse stesse l'idea di produrre il calendario: "Tutte - ha spiegato la portavoce - sono attiviste di Nashi. E il 16 aprile, durante la protesta che vedrà la distribuzione dei calendari, indosseranno solo grembiuli bianchi, un simbolo per chiedere la pulizia dalla corruzione".

Fonte:Tgcom

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