Decine di automobilisti si sono trovati sul parabrezza un foglietto rosa identico a quello che viene lasciato dai vigili urbani in caso di multa. Ma non era una contravvenzione, bensì una performance di un artista di strada, probabilmente indirizzata a pubblicizzare un marchio della moda. E' successo a Firenze dove l'iniziativa è stata accolta tra l'arrabbiatura e la sorpresa dei destinatari del messaggio.
Non sono mancate scene di rabbia e sorpresa di persone che si guardavano attorno smarrite alla ricerca di cartelli di divieto di sosta inesistenti.
Poi, ad una seconda occhiata, è stato svelato l'arcano: le "multe", simili a quelle vere con tanto di avvertenze scritte in perfetto stile burocratese, avevano contenuti del tutto diversi. Del tipo: "Il trasgressore potrà provvedere a svegliarsi entro 15 giorni dalla data della violazione senza attendere la notificazione a mezzo poeta, esibendo il presente avviso presso la sua coscienza". Con "infrazioni", ognuna contrassegnata da un numero di codice, dello stesso tenore: "Guardava troppa televisione", "non ragionava con il suo cervello", "si nutriva di scarsa informazione", "non sapeva divertirsi", e cosi' via. Tutte infrazioni non al codice della strada - avverte sul foglietto rosa l'artista e probabilmente autore "Bue 2530" - al "codice della vita". Uguale per tutte l'importo da "pagare": ben 253 euro.
La vicenda, riportata da alcuni quotidiani fiorentini, potrebbe tuttavia avere qualche strascico legale per pubblicità abusiva.
Poi, ad una seconda occhiata, è stato svelato l'arcano: le "multe", simili a quelle vere con tanto di avvertenze scritte in perfetto stile burocratese, avevano contenuti del tutto diversi. Del tipo: "Il trasgressore potrà provvedere a svegliarsi entro 15 giorni dalla data della violazione senza attendere la notificazione a mezzo poeta, esibendo il presente avviso presso la sua coscienza". Con "infrazioni", ognuna contrassegnata da un numero di codice, dello stesso tenore: "Guardava troppa televisione", "non ragionava con il suo cervello", "si nutriva di scarsa informazione", "non sapeva divertirsi", e cosi' via. Tutte infrazioni non al codice della strada - avverte sul foglietto rosa l'artista e probabilmente autore "Bue 2530" - al "codice della vita". Uguale per tutte l'importo da "pagare": ben 253 euro.
La vicenda, riportata da alcuni quotidiani fiorentini, potrebbe tuttavia avere qualche strascico legale per pubblicità abusiva.
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